Nel primo anno di vita dei bambini, lo svezzamento costituisce il momento alimentare più importante. Questo va iniziato intorno al sesto mese di età e consiste nella sostituzione del latte con alimenti semi-solidi. Si consiglia di introdurre i nuovi cibi, gradualmente e in piccole dosi, sia per abituare il piccolo ai nuovi gusti sia per constatarne la tolleranza. E’ importante, come in tutte le fasi della vita, garantire i corretti apporti nutritivi. Abituare il bambino ad una dieta mediterranea, ben equilibrata, servirà a far maturare e consolidare in lui quelle sane abitudini che lo accompagneranno nel futuro.
Successivamente, superato l’anno di età avverrà l’inclusione progressiva di tutti gli alimenti.
Durante le fasi della crescita il fabbisogno calorico sarà in continuo mutamento, non solo per quantità totale di Kcal necessarie, ma anche per la loro differente ripartizione (ad esempio, l’apporto lipidico nel 1 anno di età sarà pari al 50% delle calorie totali, fino a diminuire al 30% dopo il primo anno di età). Nella fase di accrescimento è molto importante non sovra-alimentare o sotto-alimentare il bambino, non consumare cibi ad alta densità calorica e non utilizzare gli alimenti come premio e/o consolazione o punizione.
Un apporto calorico scorretto per qualità, eccesso o per difetto, durante l’accrescimento può provocare l’insorgenza di patologie anche croniche. Tutto questo può essere prevenuto con una corretta alimentazione.
Inoltre, è molto importante che genitori e figli sappiano gestire il rapporto con il cibo, onde evitare che si pongano le basi per patologie legate ad una non corretta relazione con il cibo.
Per questo vengono condotti programmi di rieducazione e riabilitazione nutrizionale.