Lo ritroviamo spesso nelle tavole del sud Italia, il rafano è diffuso soprattutto in Basilicata, dove viene usato come ingrediente della ‘rafanata’, un piatto del carnevale a base di maccheroni fatti in casa, rafano grattugiato con formaggio e sugo di carne di maiale.
Il rafano è una pianta perenne appartenente al genere delle Crucifere, la stessa famiglia del cavolo, del ravanello, della senape e della rapa. Cresce spontaneamente nei climi temperati, in terreni umidi e poco ombreggiati, ma può essere coltivata soprattutto per le straordinarie proprietà terapeutiche della sua radice, ricchissima di vitamine (B e C) e di minerali essenziali, quali calcio, fosforo, potassio, ferro e magnesio.
Calorie e valori nutrizionali del rafano
100 g di rafano contengono 48 kcal.
Il rafano ha un sapore particolarissimo, dolce ma intenso, dalle note aromatiche, balsamiche e piccanti. In virtù del suo altissimo contenuto di vitamina C superiore anche a quello del limone, in passato quest’ortaggio era usato per combattere lo scorbuto. Oggi è considerato un ottimo antibiotico naturale e una fonte privilegiata di vitamine e sali minerali. Utilissimo per contrastare influenza e raffreddore, rappresenta un valido alleato contro le infiammazioni delle vie aeree e urinarie, è analgesico, diuretico, digestivo e decongestionante per il fegato.
Le proprietà del rafano sono:
1) Antibiotiche
La sua radice è ricca di sinigrina (responsabile del sapore acre e pungente), un olio volatile dal notevole potere antibatterico e antibiotico, utile per combattere l’influenza.
2) Antinfiammatorie
Il rafano è molto utile per sfiammare e decongestionare le vie respiratorie, anche grazie all’alto contenuto in vitamina C, che rafforza il sistema immunitario. È un ottimo rimedio naturale contro bronchiti, sinusiti e raffreddori. Può essere impiegata come espettorante e fluidificante per il catarro.
3) Analgesiche
Per ottenere sollievo in presenza di dolori quali reumatismi, strappi muscolari, artrite e sciatalgie,
4) Depurative:
E’ in grado di stimolare la diuresi, favorendo la minzione e contrastando la ritenzione idrica, principale responsabile della cellulite.
5) Cardiovascolari
La sinigrina regola la pressione arteriosa, mentre il potassio contenuto nella radice della pianta, essendo un vasodilatatore, migliora il circolo dei fluidi corporei e aumenta la circolazione sanguigna.
6) Antiossidanti
I solforati, molecole presenti in notevole quantità nella radice del rafano, svolgono un importante ruolo a livello epatico, aiutando il fegato nel processo di detossicazione e rappresentando un potente antiossidante, poiché in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi.
7) Digestive
Il consumo di rafano stimola i succhi gastrici e favorisce la produzione di bile, facilitando il processo digestivo.
8) Dimagranti
Come tutti gli alimenti piccanti, anche il rafano è in grado di accelerare il metabolismo, bruciando i grassi in eccesso e quindi producendo un effetto dimagrante. Inoltre, è un alimento ipocalorico e ricchissimo di fibre, caratteristiche che lo rendono ideale come ingrediente di molti integratori per perdere peso.
9) Cosmetiche
Il rafano rappresenta infine un valido rimedio terapeutico come cosmetico naturale. Per uso topico, può essere impiegato per contrastare l’alopecia, la dermatite, l’herpes e le macchie della pelle. I suoi estratti sono utili contro eritemi, scottature e infiammazioni della pelle. Essendo molto irritante, si raccomanda di usarlo con parsimonia e di effettuare prima un test cutaneo in modo da scongiurare eventuali reazioni allergiche.
Controindicazioni
Se è consumato in dosi eccessive, il rafano può irritare le mucose gastriche. Pertanto, il suo uso è controindicato in caso di:
- gastrite e ulcera
- irritazioni intestinali
- reflusso gastroesofageo
- disfunzioni renali
- malattie delle vie urinarie
- malattie epatiche
- allergie
- gravidanza e allattamento